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In un intervista rilasciata per Eva 3000 l’irriverente Simone di Matteo in merito al concept album musicale tratto interamente dal suo libro “L’amore dietro ogni cosa” cantato da Andrea Crimi,  dà una stoccata ad alcuni di quei personaggi che, a detta sua, pur di sbarcare il lunario sono disposti a diventare tutto ciò che non potrebbero mai essere.

Voi siete d’accordo con le sue dichiarazioni?

«È dal 2016 che avevo in mente quest’operazione – dichiara Di Matteo – e ci ho lavorato fin da subito. Volevo fare le cose per bene e soprattutto non eccedere, tutto doveva essere studiato accuratamente nei minimi dettagli. Il mio intento era quello di creare, modestamente parlando, una piccola opera che rispecchiasse a pieno l’essenza del mio libro. A differenza di molti volti noti del panorama dello show biz nostrano, per quel che mi riguarda certi personaggi andrebbero allontanati persino dalle reti locali, non amo reinventarmi in ciò che non potrei mai essere o diventare. Basti pensare a Francesco Nozzolino, Giacomo Urtis, Angela da Mondello e chi come loro, per sbarcare il lunario o magari ottenere un’ospitata televisiva in più, si riscopre, per modo di dire, “cantante”, sebbene poco o nulla abbia a che fare con la musica. Oggigiorno si è disposti a fare qualunque cosa pur di apparire, persino svestirsi dei propri panni per indossarne altri che non ci appartengono. Per carità, in questo caso, non fanno del male a nessuno, ma nuocciono semplicemente (e gravemente) alla salute dei nostri poveri timpani! Dal canto mio, preferisco di gran lunga rimanere fedele a me stesso, d’altronde, la propria personalità è e resta il miglior biglietto da visita che si possa presentare».

Kevin Dellino

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